STS Certificazioni accompagna le aziende verso questo importante passaggio ‘certificato’. Un’azienda qualificata con la 1090 è “più di prima”.
UNI EN 1090 o meglio marcatura CE, regolamento europeo CPR 305/2011 e EN 1090 NTC 2018
La UNI EN 1090 riporta i requisiti di fabbricazione che il costruttore deve seguire per rendere le strutture idonee alla commercializzazione sul territorio europeo. È diventata obbligatoria nel luglio 2014 con comunicazione ufficiale emessa dal Servizio Tecnico Centrale dei Lavori Pubblici. La verifica viene effettuata da un organismo notificato a livello europeo, il quale autorizza il costruttore a marcare CE i prodotti da costruzione in base a 4 classi di esecuzione denominate EXC1, EXC2, EXC3 ed EXC4. Le classi identificano il grado di criticità crescente del prodotto. Il costruttore dovrà comunicare all’ente notificato la classe di esecuzione per cui vuole qualificarsi, abilitandolo a sua volta anche per quelle inferiori. Per saperne di più vai qui
La prima cosa da fare per richiedere la certificazione 1090?
L’azienda richiede all’ente notificato di volere procedere alla certificazione in accordo alla UNI EN 1090-1.
Cosa deve fare l’azienda?
Deve compilare un documento (RdO) fornito dall’organismo di certificazione, in cui vanno inseriti alcuni dettagli fondamentali. L’azienda prima di procedere alla certificazione, per poter superare la verifica di certificazione, deve aver implementato tutti i requisiti previsti dalle parti rilevanti della serie UNI EN 1090 (parte 2 per acciai, parte 3 per leghe di alluminio, parte 4 per acciaio formato a freddo, parte 5 per alluminio formato a freddo).
Si aprirà a questo punto, una ‘commessa’ che rientri nello scopo della UNI EN 1090, in quanto sarà verificata nel dettaglio nel corso dell’audit per stabilire se il produttore opera in conformità ai requisiti.
Quali documentazioni deve preparare?
Nessuno in particolare a parte quelli richiamati dalle risposte sopra.
Quanto dura il percorso di certificazione?
La verifica in sede (parte principale del percorso di certificazione) ha una durata che varia in base alla dimensione dell’azienda e ai dettagli della certificazione, comunque intorno a 1 o 2 giornate.
Da quali passaggi è costituito?
Una volta conclusa la parte commerciale (RdO, offerta), il passaggio principale è costituito dalla verifica in sede. Conclusa tale verifica, si passa alla fase di delibera che termina con l’emissione del certificato.
Quanto tempo dall’avvio della procedura, all’ottenimento della certificazione?
Dopo la verifica, i tempi sono rapidi e adattabili alle esigenze del cliente. Si tratta di circa una settimana. Ricordo che sono importanti le condizioni contrattuali, in quanto la consegna del certificato potrebbe essere vincolata alla verifica del pagamento.
Si deve fare il mantenimento? Cosa prevede?
Se si vuole prolungare la durata della certificazione, è necessario procedere periodicamente con il suo mantenimento. Viene prevista una nuova verifica in sede nel corso della quale si stabilisce se il produttore continua ad operare in conformità ai requisiti della norma.
A chi conviene fare la 1090 e che investimento richiede?
La certificazione UNI EN 1090 è obbligatoria per chi lavora prodotti da costruzione che ricadono nello scopo della normativa. Può convenire a produttori che vogliono aumentare il proprio volume d’affari entrando in un nuovo mercato. L’investimento per la certificazione è dell’ordine di grandezza di € 1.000. La spesa maggiore può derivare invece dalla necessità di implementare i requisiti di norma. Tuttavia, questa spesa dipende dal tipo di lavorazioni effettuate e dal percorso che si intraprende. Ad esempio, se il requisito del coordinatore di saldatura si risolve tramite una figura esterna, le spese nel lungo periodo aumentano in modo considerevole. Formando un coordinatore di saldatura interno (tramite una qualifica certificata) si hanno costi a lungo termine molto inferiori e vantaggi a lungo termine superiori.
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