VIRTUOSISMI IN SALDATURA
a cura di Davide Casalboni
Una rubrica specialistica dedicata a tutti i clienti ASQSTS e curata dall’ingegner Davide Casalboni. Proprio perché la saldatura è un mondo affascinante, complesso, fonte di rischio, dobbiamo essere precisi nelle procedure, attenti a quello che il saldatore fa e registra, curiosi e assetati di informazioni, aggiornati costantemente.
Sarà un viaggio affascinate che offrirà a ciascuno di voi quel quid in più per sentirvi protagonisti e ‘padroni’ di uno dei mestieri più antichi, ma anche più ricercati di oggi.
Buona lettura dei… VIRTUOSISMI IN SALDATURA
Specifica di procedura in saldatura
PERCHE’ INNAMORARSI DELLE WPS
Si deve imparare a conoscere questa procedura non solo per garantire al nostro cliente una saldatura a regola d’arte, ma soprattutto per svincolare da responsabilità il saldatore e chi ha progettato i giunti saldati.
Il primo concetto chiave su cui concentrarsi è quello della WPS, acronimo che sta per welding procedure specification, specifica della procedura di saldatura.
Il fatto che manchi culturalmente la conoscenza di questo tipo di documento e delle sue caratteristiche ha, per le aziende che operano con il processo di saldatura, degli effetti estremamente profondi che portano allo scarico di responsabilità dalla progettazione dei giunti saldati, fino ai saldatori stessi.
La WPS è un documento che contiene tutte le informazioni necessarie per realizzare un determinato giunto saldato. È quindi una sorta di carta di identità di una determinata saldatura che fornisce in modo esaustivo tutte le informazioni necessarie per realizzarla. Se due saldature sono realizzate mediante la medesima WPS, allora dovrebbero essere, fatta eccezione per la mano del saldatore se si sta parlando di un procedimento di saldatura manuale o semiautomatico, identiche.
Emerge già il primo grande e fondamentale vantaggio derivante dall’utilizzo di tale documento: la ripetibilità. Soprattutto nel campo della saldatura, i cui effetti sono difficilmente controllabili essendo un processo speciale, cercare di garantire la ripetibilità, dovrebbe essere una delle priorità.
Quello che avviene invece normalmente in molte aziende, è che ai saldatori vengono date delle istruzioni incomplete magari sotto forma di disegno nel quale, della saldatura si evincono solo pochi aspetti: in questo caso la stessa saldatura potrà essere affrontata da due saldatori in modo totalmente differente, ottenendo quindi, due risultati differenti.
Per questo si parla di scarico di responsabilità relativo alla progettazione, in quanto ogni qual volta non si forniscono al proprio cliente o al proprio saldatore informazioni esaustive relativamente a come deve essere eseguita la saldatura, non possiamo garantire il risultato di un lavoro a regola d’arte.
Molti dei contenziosi che si generano fra aziende che realizzano le saldature e i loro clienti, nel caso in cui la progettazione sia di competenza di quest’ultima, derivano dalla trasmissione di informazioni incomplete o addirittura mancata trasmissione delle stesse, su come deve essere realizzata una saldatura.
Passando al lato tecnico/normativo chi mi di dice come deve essere fatta una WPS?
Tutto ciò che ruota intorno alla saldatura risulta fortemente normato e anche in questo caso per ogni tipologia di saldatura è presente una norma che specifica cosa deve contenere una WPS; ad esempio, in ambito europeo, per la saldatura ad arco è la UNI EN ISO 15609-1 che ci fornisce queste informazioni.
La UNI EN ISO 15609-1, come molte altre norme relative alle WPS, non specifica la forma che deve avere questo documento. Perciò ogni azienda potrà creare liberamente il proprio formato in base alle sue esigenze e inclinazioni artistiche.
Mantenendo il caso della saldatura ad arco elettrico, cosa deve contenere una WPS?
Dovendo contenere tutte le informazioni necessarie per realizzare una saldatura, dovrà riportare tutte le informazioni di rilievo relative alla fase che precede la saldatura (quale materiale base si utilizza, quale materiale d’apporto, eventualmente quale gas, come si prepara il materiale base, come si pulisce, come si punta, se si deve eseguire un preriscaldo, eventualmente anche quale saldatrice deve essere utilizzata ecc.).
A seguire la fase di saldatura (procedimento utilizzato, numero di passate, parametri elettrici, velocità di saldatura, altezze di gola e spessori depositati ecc.) e dopo la saldatura (eventuali trattamenti termici post saldatura).
Chi può creare/emettere una WPS?
La WPS è un documento e non una certificazione, pertanto non deve essere emessa per forza da un ente certificatore. In un mondo perfetto, le WPS dovrebbero essere emesse dall’azienda che ha deciso come deve essere realizzato il giunto saldato (progettazione). Da lì, il documento dovrebbe essere trasmesso a chi deve eseguire la saldatura. Perché ciò possa avvenire e il saldatore non debba improvvisarsi progettista di qualcosa di cui, alle volte, non conosce nemmeno l’utilizzo finale, è necessario che questa cultura della procedura sia trasmessa verticalmente alle aziende che operano in saldatura.
Diversamente, chi non fa uso di questo prezioso strumento o che non trasmette la cultura delle WPS a chi è qualificato per saldare, non sarà mai in grado di offrire un servizio di qualità e ‘sicuro’ ai suoi clienti.
Concludendo…
La WPS fornisce la garanzia che quella specifica saldatura abbia i requisiti (meccanici, di resistenza alla corrosione ecc.) richiesti?
Di per se la WPS non fornisce alcuna garanzia sui risultati ottenibili utilizzando i parametri in essa riportata. Se si vuole una garanzia di questo tipo è necessario operare con WPS qualificate.
Volete saperne di più? Non dovete perdervi la prossima newsletter, dove si tratterà proprio di WPS qualificate.