UNI EN 1090. Cosa cambia con la revisione della parte 2 della norma
La revisione della norma UNI EN 1090-2, entrata ufficialmente in vigore con la versione 2024, introduce alcune novità significative per chi opera nel settore delle strutture in acciaio e alluminio. Le modifiche interessano in particolare la parte 2 della norma, mentre le parti 1 e 3 restano per il momento invariate.
Le principali novità
Tra gli aggiornamenti più rilevanti figura l’introduzione della “responsabilità dei lavori” come definizione legata al termine “costruttore”. Vengono inoltre inclusi nella norma gli HSS – High Speed Steel. Altra modifica importante è l’allineamento con le normative della serie UNI EN ISO 17660, relative alle armature per calcestruzzo.
HSS: cosa sono e come si integrano nella norma
Gli HSS sono elementi strutturali che, con l’aggiornamento della UNI EN 1090-2, rientrano pienamente nel perimetro normativo: devono essere conformi alle norme di prodotto (come EN 10210 o EN 10219), tracciabili, correttamente inseriti nella Execution Class (EXC) prevista dal progetto e sottoposti agli stessi requisiti di fabbricazione, saldatura e controllo degli altri componenti strutturali. La loro introduzione comporta un’attenzione particolare anche in termini di qualificazione del personale e gestione della documentazione tecnica.
Ambito di applicazione e soggetti coinvolti
L’obbligo di conformità resta invariato per tutti gli operatori che immettono sul mercato prodotti strutturali rientranti nel regolamento europeo delle costruzioni. La norma si applica sia a strutture in acciaio che in alluminio, e coinvolge a cascata non solo le grandi carpenterie, ma anche i fornitori di componenti lavorati, se tali prodotti devono essere marcati CE.
Alcune esclusioni sono tuttora previste: ad esempio, chi produce componenti come scale antincendio o altri elementi esclusi dal regolamento europeo, non è soggetto all’obbligo di certificazione.
Impatti per le aziende già certificate
Le imprese già certificate secondo la precedente versione della UNI EN 1090-2 devono aggiornare il proprio sistema di controllo della produzione in fabbrica (FPC), soprattutto se impiegano HSS o armature per calcestruzzo secondo la UNI EN ISO 17660. È fondamentale dimostrare all’organismo notificato la piena consapevolezza dei cambiamenti introdotti.
I requisiti base per ottenere o mantenere la marcatura CE restano invariati: tracciabilità dei processi, qualifiche del personale e delle procedure di saldatura, presenza di un coordinatore di saldatura, validazione dei processi e prove iniziali di tipo.
E per i saldatori?
I coordinatori di saldatura devono adeguare le proprie competenze qualora l’azienda introduca l’uso di HSS, mentre non sono richiesti aggiornamenti obbligatori per altri profili professionali, salvo quanto già previsto per la qualifica e il mantenimento delle competenze.
Invariati EXC, controlli e tolleranze
Non cambiano i livelli di Execution Class (EXC), né la gestione del FPC, dei controlli sui materiali o delle tolleranze dimensionali. Sono state solo migliorate alcune diciture, senza modifiche sostanziali alla metodologia. Lo stesso vale per l’organizzazione del lavoro in officina o in cantiere.
Tempistiche e periodo di transizione
La nuova UNI EN 1090-2 è già in vigore. Non è previsto alcun periodo transitorio: a un anno dalla revisione, tutte le aziende devono aver adeguato il proprio sistema. Diverso è il caso del nuovo Regolamento UE 2024/3110, entrato in vigore il 7 gennaio 2025, per il quale è previsto un periodo di coesistenza fino all’8 gennaio 2026. Tuttavia, alcune disposizioni europee sono ancora in fase di definizione.
Mancata conformità: cosa comporta?
Un’azienda che non adotta la nuova versione della norma riceverà un’osservazione formale da parte dell’organismo notificato. Sarà necessario aggiornare tempestivamente la documentazione, il sistema FPC, le procedure e le competenze per mantenere la conformità e la possibilità di marcare CE i propri prodotti.