Saldatura verticale: un’abilità da ‘maestri’ del filo
Saldatura verticale: scopriamo la tecnica
Ci sono pezzi da saldare che richiedono una saldatura verticale, sfidando la forza di gravità.
Cosa succede?
Unendo due pezzi, a seconda della tecnica utilizzata, accade che il materiale d’apporto scende verso il basso, rendendo complesso questo tipo di procedimento. Esistono però tecniche per riuscire a eseguire una buona saldatura anche in condizioni così complesse. Il primo requisito richiesto non si impara sui libri, ma per riuscire con successo anche in questo tipo di saldature, sono necessarie l’esperienza, la capacità e la manualità del saldatore.
Saldare due o più elementi metallici dove si possa contare su una stabilità fisica, risulta sicuramente più semplice operando in una superficie piana.
E quando non si può?
Nei casi in cui ciò non sia possibile cambiare posizione ai pezzi da saldare, si dovrà ricorrere alla saldatura verticale.
Saldatura verticale ascendente e discendente
Esistono due tipi di saldatura verticale: una ascendente e una discendente.
Saldatura verticale ascendente
Per praticare la saldatura verticale ascendente, si inizia dal fondo del giunto e si procede verso l’alto.
Viceversa, nella saldatura verticale discendente, si procede dall’alto verso il basso. Questa posizione di saldatura è identificata con la sigla PF, in base alla norma EN ISO 6947 e 3G, 3F, 5G secondo il Codice ASME, American Society of Mechanical Engineers- sezione IX.
In questa occasione tratteremo della saldatura verticale ascendente che in passato ha messo in difficoltà molti saldatori alle prime armi. È infatti un processo che richiede mano ferma, una acuta sensibilità e un buon occhio. Ecco perché l’esperienza si rivela fondamentale.
In generale, la saldatura verticale ascendente, garantisce una maggiore penetrazione rispetto a quella verticale discendente, dove il rischio che il bagno scivoli giù è più alto. Inoltre, il rendimento, procedendo dal basso verso l’alto, è migliore con notevole risparmio in termini di tempo. Per prima cosa, è necessario scegliere il tipo di elettrodo adatto. Non tutti infatti, hanno una scoria sufficientemente fluida e un metallo che solidifica abbastanza in fretta da costituire il sostegno per il cordoncino successivo.
Si dovrà procedere eseguendo una sequenza di cordoncini, andando per esempio da sinistra verso destra, poi viceversa da destra verso sinistra, attendendo il parziale raffreddamento del punto precedente. Ogni cordoncino si sovrappone parzialmente al precedente. Questo tipo di procedimento è comunque piuttosto lungo. Per questo tipo di saldatura verticale ascendente, si usa generalmente una intensità di corrente inferiore rispetto a quella utilizzata nella posizione piana e si tiene l’elettrodo leggermente inclinato.
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