Uno degli ultimi contatti in tempi pre-covid-19 agli uffici di ASQSTS, poco prima che “il mondo si fermasse”. Quello di una grossa azienda che ha in gestione la manutenzione degli impianti di risalita di un versante delle Alpi Svizzere al confine italiano.
A causa di un guasto che l’anno scorso ha causato fortunatamente nessuna vittima, ma un danno economico importante, l’impianto è rimasto fermo.
Con un sopralluogo abbiamo accertato il problema e proposto all’azienda un piano sia di formazione per il personale tecnico addetto alla manutenzione, (le norme prevedono la qualifica), sia un programma per rendere autonoma la squadra a intervenire in casi di emergenza.
L’azienda che segue la manutenzione, ha in gestione anche l’impianto di riscaldamento del rifugio e dei locali adibiti all’accoglienza turisti. Per cui è stato necessario valutare i requisiti tecnici e requisiti contrattuali del personale.
Era d’obbligo predisporre un piano di progettazione e analisi del rischio derivato dall’impiego di un certo tipo di saldature.
In una settimana dall’incontro tecnico con il direttore tecnico della squadra di manutenzione, dopo l’approvazione delle nostre proposte, abbiamo definito i tempi dell’avvio del processo, considerando la disponibilità del personale da qualificare.
Formazione e qualifiche sono state eseguite in loco.
“Proprio ora che spostarsi è un problema, che il personale deve essere tutelato, che dobbiamo darci da fare per recuperare due mesi di inattività, ricordo che siamo noi a venire da voi*. La formazione del personale, l’organizzazione di un processo particolare di saldatura, l’ottimizzazione dei processi e delle procedure stesse, le verifiche su rotture o difettosità di saldature non sono un problema per voi. Diventano però, la nostra sfida”.