Il professionista del freddo. Un custode del futuro
Ogni giorno gli impiantisti del freddo lavorano con gas invisibili, ma le loro mani toccano direttamente il futuro del pianeta. Ogni errore, ogni negligenza, può lasciareun’impronta ambientale difficile da cancellare. La loro professionalità non è solo una questione di competenza tecnica, ma un impegno verso la sostenibilità ambientale e la sicurezza collettiva. Ne abbiamo parlato con Fabio Vascon, imprenditore termotecnico che opera in provincia di Padova.
«Aggiornati si lavora meglio»
L’evoluzione tecnologica e normativa nel settore degli impianti di refrigerazione richiede un costante aggiornamento. I gas fluorurati, regolati da normative sempre più stringenti,impongono ai tecnici del freddo di affinare continuamente le loro competenze.Solo chi investe nella formazione e nella certificazione può garantireinterventi sicuri, efficienti e conformi alla legge.
Un impiantista certificato conosce le migliori pratiche per minimizzare leemissioni di gas a effetto serra e sa gestire le nuove soluzioni refrigeranti abasso impatto ambientale. Questo non solo tutela il clima, ma permette alleaziende di essere conformi alle normative europee, evitando sanzioni e garantendo un servizio di qualità ai clienti.
«Dobbiamo renderci conto che con il lavoro che facciamo, c’è da considerare un grande senso di responsabilità»
La refrigerazione è essenziale in settori chiave come l’industria alimentare, farmaceutica e della climatizzazione, ma se gestita in modo scorretto può avere effetti devastanti sull’ambiente. Un tecnico che opera senza le dovute conoscenze rischia di causare dispersioni di gas fluorurati, contribuendo all’effetto serra e al cambiamento climatico.
Al contrario, un professionista aggiornato è in grado di prevenire queste problematiche, adottando le migliori tecniche per il recupero e lo smaltimento dei gas, ottimizzando il funzionamento degli impianti e riducendo i consumi energetici. In questo modo, la sua competenza diventa un elemento chiave per la sostenibilità del settore.
«Oggi più che mai, il ruolo degli impiantisti del freddo non può essere sottovalutato».
Non sono solo installatori e manutentori, ma veri e propri custodi dell’aria che respiriamo. Ogni intervento eseguito con consapevolezza e professionalità è un passo avanti nella tutela dell’ambiente.
Aggiornarsi non è solo un dovere professionale, ma una scelta di responsabilità. Perché dietro ogni impianto efficiente, c’è un tecnico consapevole che lavora non solo per oggi, ma per le generazioni future.
«Abbiamo una cassetta degli attrezzi che ci permettono di rispondere a quel senso di responsabilità»
Strumenti come il manometro ad esempio, sono fondamentali per monitorare la pressione dei gas all’interno degli impianti, ma per garantire un controllo efficace delle emissioni è essenziale anche l’uso di rilevatori di perdite di gas, che permettono di individuare eventuali fughe e prevenire dispersioni nocive per l’ambiente. È importante ricordare che il manometro deve essere calibrato ogni anno per garantire misurazioni precise e affidabili. Per questo, è fondamentale sottoporre gli strumenti a controlli periodici e comparazioni regolari.
Non basta essere qualificati, rispettare le scadenze dei mantenimenti e dei rinnovi delle proprie qualifiche, avere gli strumenti di lavoro sempre funzionanti. Aggiornarsi non è solo un dovere professionale, è una scelta di responsabilità verso il pianeta che lasceremo ai nostri figli.




