VIRTUOSISMI IN SALDATURA
a cura di Davide Casalboni
Cos’è la saldatura autogena?
Apriamo una parentesi importante sui termini usati in saldatura che spesso vengono utilizzati in modo improprio. Saldatura autogena è uno dei tanti e l’ingegner Davide Casalboni ci spiega il perché e soprattutto come non cadere nella trappola.
La saldatura autogena è un processo di saldatura in cui il materiale base (o più semplicemente le due parti metalliche da unire) viene fuso e prende quindi parte, insieme all’eventuale materiale di apporto, alla formazione della zona fusa del cordone di saldatura. A livello corrente quando si parla di saldatura si sottintende che sia autogena, mentre il termine “saldatura autogena” viene alle volte usato per indicare una saldatura eseguita senza materiale d’apporto, perciò bisogna essere precisi e soprattutto fare attenzione quando ci si imbatte in questo termine. Conveniente chiedere di precisare…
Vi sono quindi molteplici tecnologie che fanno parte della famiglia della saldatura autogena?
La saldatura autogena può essere effettuata tramite diversi procedimenti di saldatura quali TIG, elettrodo rivestito, filo continuo ecc. Parlando di saldatura filo continuo è bene fare una precisazione, in quanto viene spesso richiamato indistintamente con i due acronimi MIG e MAG. Gli acronimi MIG e MAG derivano rispettivamente da metal inert gas e da metal active gas, perciò la differenza tra le due tecnologie sta appunto nell’utilizzo di un gas di protezione inerte nel caso del MIG e di un gas di protezione attivo nel caso del MAG. Il MAG viene utilizzato ad esempio per gli acciai al carbonio e per gli acciai inossidabili austenitici mentre il MIG viene utilizzato per le leghe di alluminio.
La saldatura eterogena, invece che cos’è? Anche questo termine viene frainteso?
E’ opposta alla saldatura autogena. La saldatura eterogena è un processo di saldatura in cui il materiale base non viene portato a fusione, mentre il materiale d’apporto, in questo caso sempre presente, viene portato a fusione per realizzare l’unione fra i materiali base. La saldatura eterogena viene normalmente chiamata brasatura. Nella brasatura i materiali da unire si accoppiano in modo che fra i due vi sia un meato (gap di brasatura) di dimensioni opportune che dovrà essere riempito per capillarità dal materiale di apporto.
A questo punto vien da sé la domanda: che cos’è la saldobrasatura?
La saldobrasatura è una brasatura in cui si ha la sola fusione del materiale di apporto, ma per la quale vengono utilizzate le preparazioni dei lembi dei materiali da unire tipiche della saldatura autogena. Si va quindi a realizzare un cordone di saldatura costituito dalla fusione del solo materiale di apporto. La saldobrasatura viene ad esempio utilizzata nel campo automotive e molto spesso sfruttando come materiale di apporto leghe di rame quali CuSi3 per l’unione di sottili lamiere di acciaio.