Che cos’è la certificazione PED per la saldatura?
La certificazione PED per la saldatura è un aspetto fondamentale della conformità alla Direttiva 2014/68/UE (PED) quando si fabbricano attrezzature a pressione che prevedono giunzioni saldate. È l’insieme di obblighi tecnici e documentali che riguardano i processi di saldatura applicati a recipienti, tubazioni, scambiatori, caldaie o impianti soggetti alla PED.
Il nostro organismo di certificazione è accreditato per eseguire tutte le certificazioni dei prodotti realizzati in PED che abbiano a che fare con saldature.
Secondo l’Allegato I della PED, punto 3.1.2:
Le giunzioni permanenti (saldature, brasature, ecc.) devono essere eseguite da saldatori e procedimenti qualificati, secondo norme armonizzate o approvate da un organismo notificato.
Quali sono i requisiti PED per la saldatura?
1. Procedimenti di saldatura qualificati (WPQR)
Devono essere approvati secondo una norma riconosciuta, tipicamente:
- EN ISO 15614(procedura di saldatura)
- EN ISO 9606(qualifica del saldatore)
- EN ISO 14732(qualifica degli operatori per saldatura automatica)
- EN ISO 13585 (qualifica del brasatore)
Se il prodotto rientra in categoria II, III o IV, il procedimento necessario per la sua realizzazione, deve essere approvato da un Organismo Notificato. STS Certificazioni si occupa di tutte le qualifiche/certificazioni in Ped per qualsiasi prodotto che abbia delle saldature e per le persone che devono operare in ambito PED, ovvero che devono operare su prodotti che devono essere marcati CE, ovvero essere realizzati secondo la direttiva Ped.
- I saldatori devono esserecertificati per il processo specifico, il materiale, la posizione e il tipo di giunto, in conformità alle norme che regolamentano i diversi materiali con cui si esegue una saldatura (es. EN ISO 9606-1 per acciai; EN ISO 9606-2 per alluminio).
La qualifica ha validità limitata e va mantenuta con continuità operativa documentata.
Inoltre per le categorie III e IV, il fabbricante deve avere anche il coordinatore della saldatura qualificato secondo la norma EN ISO 14731, responsabile della supervisione tecnica dei processi.
Da ricordare che tutte le saldature critiche devono essere controllate secondo piani di ispezione e i tecnici devono essere certificati secondo ISO 9712.
Chi è responsabile?
- Il fabbricante dell’attrezzatura: deve garantire la conformità dei procedimenti, dei saldatori e della documentazione.
- L’organismo notificato, nei casi previsti, approva la documentazione e supervisiona la produzione.
Certificazione PED per gli scambiatori di calore
Gli scambiatori di calore rientrano a pieno titolo tra le attrezzature a pressione disciplinate dalla Direttiva 2014/68/UE (PED), poiché al loro interno circola un fluido sotto pressione superiore a 0,5 bar. Ne sono degli esempi:
- scambiatori a fascio tubiero (per impianti industriali, chimici, termici)
- scambiatori a piastre (acqua calda sanitaria, refrigerazione)
- evaporatori e condensatori in impianti frigoriferi
- scambiatori olio-acqua, vapore-acqua, ecc.
Quando serve la certificazione PED per gli scambiatori?
Sempre, quando lo scambiatore:
- hapressione massima ammissibile (PS) > 0,5 bar
- contiene fluidi appartenenti infiammabili, tossici, pericolosi
- supera i limiti divolume o diametro per pressione indicati dalla PED, ovvero rientra in categoria I, II, III o IV
Obblighi per il fabbricante
Chi progetta o costruisce lo scambiatore ha l’obbligo di:
- determinare la categoria PED(in base a fluido, PS, volume o diametro nominale)
- applicare un modulo di valutazione della conformità(A, B+F, B+D, G, ecc.)
- coinvolgere un organismo notificatoper categorie II, III, IV
- redigere la documentazione tecnica PED, tra cui:
- analisi dei rischi
- calcoli di progetto
- verifiche strutturali
- schemi costruttivi
- procedure di saldatura e relativi certificati
- apporre la marcatura CE e il nome dell’organismo notificato
- rilasciare la dichiarazione di conformità PED
Se lo scambiatore è saldato:
- devono essere utilizzati procedimenti di saldatura qualificati (EN ISO 15614)
- i saldatori devono essere certificati (EN ISO 9606)
- il costruttore deve prevedere, in certi casi, anchecontrolli non distruttivi (CND) eseguiti da personale certificato (ISO 9712)
Chi è il fabbricante PED dello scambiatore?
- Chi progetta e costruisce lo scambiatore completo.
- Ch iassembla uno scambiatore prefabbricato con altri componenti per creare un “insieme” PED (es. gruppo termico con scambiatore, pompe, valvole).
- In caso di importazione extra UE: l’importatorediventa fabbricante ai fini della PED.
Il nostro Organismo di certificazione è accreditato per eseguire tutte le certificazioni degli scambiatori di calore secondo la direttiva PED.
Certificazione PED per impianti
Parliamo ora della certificazione PED per impianti, un tema spesso poco chiaro ma fondamentale per chi progetta, assembla o installa sistemi complessi contenenti componenti soggetti alla pressione.
La Direttiva PED 2014/68/UE si applica non solo ai singoli componenti (es. valvole, serbatoi, scambiatori), ma anche agli “insiemi”: impianti assemblati composti da più attrezzature a pressione, montate in modo funzionale.
Obblighi per il fabbricante dell’impianto
Il soggetto che assembla l’impianto (azienda installatrice, integratore o officina) diventa fabbricante ai sensi della PED e deve:
- valutare la categoria dell’impianto (in base a pressione, volume, fluido)
- applicare il modulo di valutazione della conformità adeguato (A, B+F, G, ecc.)
- coinvolgere un Organismo Notificato (se categoria II o superiore)
- redigere la documentazione tecnica, comprensiva di:
- schema P&I (Piping & Instrumentation)
- elenco componenti marcati CE
- calcoli di verifica (pressione, resistenza)
- manuale e dichiarazione di conformità PED
- Apporre la marcatura CE sull’impianto completo, se del caso
Chi è responsabile della certificazione PED dell’impianto?
- L’azienda che assembla e vende l’impianto completo(anche se usa componenti già certificati)
- L’installatore, se esegue un montaggio in situ che integra e connette attrezzature in pressione
- L’importatore, se immette sul mercato impianti prefabbricati extra-UE
Chi realizza o installa impianti contenenti attrezzature a pressione ha l’obbligo di verificarne la conformità alla PED nel suo insieme.
La certificazione non è un passaggio burocratico: è una garanzia tecnica, legale e di sicurezza.
Per questo in qualità di organismo accreditato, siamo a disposizione delle vostre necessità per accompagnarvi nel viaggio di certificazione dei vostri impianti realizzati secondo la direttiva PED.
I moduli di conformità PED, che cosa sono?
I moduli (A, A1, B, B1, C, D, D1, E, E1, F, G, H, H1) sono percorsi normativi stabiliti nell’Allegato III della Direttiva PED, che definiscono i livelli di coinvolgimento richiesti per la verifica della conformità delle apparecchiature o degli insiemi a pressione.
Un modulo è:
- Senza organismo notificato, se limitato alla sola autovalutazione del fabbricante (moduli A, A1 in certe condizioni).
- Con organismo notificato, se richiede design examination, ispezione, verifica o approvazione di qualità (moduli B, B1, C, D, E, F, G, H).
In particolare, per categorie II, III e IV, è obbligatorio coinvolgere un organismo notificato, che può approvare le procedure di saldatura, la qualità del sistema, il design e i controlli finali.
Ecco una sintesi dei moduli.
- Modulo A: solo controllo interno di produzione (solo Cat. I)
- Modulo A1: come A, ma con monitoraggio finale da organismo notificato
- Modulo B / B1: esame di tipo (design)
- Modulo F / G: verifica sul prodotto finale o sull’unità
- Modulo D/E/H/H1: sistemi di assicurazione qualità valutati da ente esterno
È obbligatorio fare riferimento a un organismo notificato quando si scelgono moduli diversi dal solo modulo A, ossia nelle categorie da II in su.
- Per approvazione del design(moduli B, B1)
- Per qualifica del sistema qualità(moduli D, E, H)
- Per verifica del prodotto o dell’unità(moduli F, G)
Per questo tipo di certificazioni ci avvaliamo di un partner di rete, Vericert, organismo notificato con il quale STS Certificazioni collabora da anni: l’obiettivo è quello di rispondere alle varie necessità ed esigenze dei propri clienti lavorando e interagendo in ‘rete’.




