Corso patentino qualifica operatori CND

Esami VT, PT e MT

Corsi CND

Corsi ed esami CND per qualifica e certificazione

La certificazione di addetto ai controlli non distruttivi (CND) è importante soprattutto nel settore industriale dove sicurezza, affidabilità e qualità dei materiali e delle strutture sono fondamentali.

Essere certificati secondo la norma UNI EN ISO 9712 significa che l’operatore ha superato un percorso di formazione e verifica delle competenze tecnico-pratiche. Questo assicura che sia in grado di eseguire i controlli in modo corretto e attendibile.

Il vostro patentino verrà emesso sotto accreditamento.

Esami (completi o presi singolarmente) per: VT metodo visivo, PT con Liquidi Penetranti e MT con Particelle Magnetiche. Erogabili in tutti i livelli (I,II e III).

Corso Controlli non Distruttivi: richiedi informazioni

Certificazione di addetto ai controlli non distruttivi (CND)

Sempre più numerosi sono i progetti, capitolati tecnici che richiedono il rispetto delle normative di settore (come ASME, PED, ISO) o committenze richiedenti espressamente che i controlli non distruttivi siano eseguiti da personale certificato. Senza certificazione, l’azienda rischia di non essere conforme e perdere appalti o commesse.

I CND, chiamati anche Certification of NDT (Non Destructive Testing) Personnel o con l’acronimo PND (prove non distruttive), permettono di individuare difetti interni o superficiali nei materiali senza danneggiarli. Avere operatori certificati riduce il rischio di errori di valutazione che potrebbero portare a incidenti o fermi impianto.

La certificazione del personale addetto ai CND assicura una protezione legale sia per il datore di lavoro che per l’operatore, in caso di contestazioni, verifiche ispettive o infortuni.

Essere certificati come addetti ai controlli non distruttivi, dà valore al proprio profilo professionale, aumenta le possibilità di lavoro e crescita nel settore industriale e tecnico e permette di lavorare anche all’estero.

Certificazione del personale addetto ai CND

Esami prove non distruttive (PND)

La certificazione del personale addetto all’esecuzione di controlli non distruttivi (CND), prevede un corso più l’esame oppure solo l’esame, qualora vi siano i requisiti e le condizioni per essere abilitati direttamente all’esame.

Grazie alla certificazione del personale addetto ai CND, è possibile ricavare preziose informazioni sulla capacità di produzione della saldatura:

  • garantire un presidio legale a tutela della responsabilità del produttore;
  • sviluppare la sensibilità del personale di controllo qualità del manufatto;
  • migliorare la conoscenza operativa degli operatori addetti alla saldatura;
  • migliorare la conoscenza dei requisiti tecnici richiesti dalla progettazione;
  • tutelare i requisiti tecnici e contrattuali;
  • garantire i requisiti di controllo qualità del prodotto;
  • ottimizzare i tempi di produzione delle fasi di prefabbricazione del manufatto;
  • ridurre i tempi di esecuzione della saldatura.

Quali sono i metodi di controllo non distruttivo?

  • Visivo (VT)
  • Liquidi penetranti (PT)
  • Magnetoscopica (MT)
Controlli non distruttivi (CDN) metodo visivo

CND metodo visivo (VT)

E le norme?

  • ISO 9712 ‘Prove non distruttive – Qualificazione e certificazione del personale addetto alle prove non distruttive’

Fai diventare il tuo lavoro: operatore CND

Esami CND: domande varie

Quanti tipi di controlli non distruttivi comprende la certificazione di addetto ai CND?
I metodi riconosciuti dalla ISO 9712 compresi nella qualifica di addetto ai CND sono:

  1. VT – Visual Testing (Esame visivo)
    Ispezione visiva diretta o con strumenti ottici, fondamentale in ogni fase del controllo.
  2. PT – Penetrant Testing (Liquidi penetranti)
    Per rilevare discontinuità superficiali su materiali non porosi (cricche, porosità aperte).
  3. MT – Magnetic Testing (Controllo magnetoscopico)
    Per individuare difetti superficiali e sub-superficiali su materiali ferromagnetici.
Controlli non distruttivi magnetoscopio per metodo MT (prova CND)

CND magnetoscopio per metodo MT (prova NDT Non Destructive Testing)


CND liquidi penetranti (PT)

CND liquidi penetranti

Quanti livelli di certificazione per addetto ai CND ci sono?

  • Livello 1: esegue il controllo seguendo istruzioni specifiche.
  • Livello 2: imposta, interpreta e valuta i risultati; può supervisionare il controllo di un livello 1.
  • Livello 3: scrive procedure, forma e certifica gli operatori; ha competenze di livello tecnico elevato.

Quali sono i campi di applicazione dei controlli non distruttivi?

Strutturale – metalmeccanica e siderurgica.
Controllo di saldature, fusioni, forgiati e laminati per individuare cricche, porosità e inclusioni che potrebbero compromettere la resistenza strutturale dei componenti.
Navale e offshore. Controllo di scafi, saldature e strutture marine per assicurare la tenuta e la sicurezza delle imbarcazioni e delle piattaforme offshore

Sollevamento – aeronautica e spaziale
Controllo di componenti strutturali, motori e sistemi critici per garantire la sicurezza e l’affidabilità dei mezzi aerei, prevenendo guasti in esercizio.

Vibrazione – automotive e motorsport
Controllo di telai, sospensioni, freni e altri componenti soggetti a sollecitazioni elevate per assicurare prestazioni ottimali e sicurezza dei veicoli.

Ciclo vita degli elementi – infrastrutture civili ed edilizia
Verifica di ponti, edifici, gallerie e strutture in calcestruzzo armato per monitorare lo stato di salute delle strutture e prevenire cedimenti strutturali.

Settore Energetico per l’ispezione di turbine, generatori, pale eoliche e componenti nucleari al fine di garantire l’efficienza e la sicurezza degli impianti di produzione energetica.

Verifiche decennali – impiantistica Industriale
Controllo di tubazioni, serbatoi, scambiatori di calore e impianti a pressione, per prevenire perdite, corrosione e guasti che potrebbero causare incidenti o interruzioni produttive.

Prodotti sottoposti a forti sollecitazioni meccaniche – settore medico e biomedicale
Verifica di dispositivi medici, protesi e strumenti chirurgici per garantire la qualità e la sicurezza dei dispositivi utilizzati in ambito sanitario.

Impianti a fune – trasporti e infrastrutture di mobilità
Controllo di funi metalliche, impianti di risalita e sistemi di trasporto pubblico per prevenire guasti e garantire la sicurezza degli utenti.

Ricerca e Sviluppo
Analisi di nuovi materiali e processi produttivi per sviluppare tecnologie innovative e migliorare le prestazioni dei materiali.

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Materiali 

(CR ISO 15608 – Welding – Guidelines for a metallic material grouping system)

Gr. 1 ÷ 11       Acciai basso legati e acciai legati (No MT per Gr. 8 e Gr.10)

Gr. 21 ÷ 26     Alluminio e leghe di alluminio (solo VT e PT)

Gr. 31 ÷ 38     Rame e leghe di rame (solo VT e PT)

Gr. 41 ÷ 48     Nickel e leghe di nickel (solo VT e PT)

Gr. 51 ÷ 54     Titanio e leghe di titanio (solo VT e PT)

Tipologia dei giunti saldati 

BW      Giunto testa a testa a piena penetrazione – lamiera o tubo

FW      Giunto d’angolo – lamiera/lamiera, tubo/tubo, lamiera/tubo

TBJ     Giunto d’angolo a piena penetrazione – lamiera/lamiera, tubo/tubo, lamiera/tubo

Processi di saldatura (UNI EN ISO 4063 – Saldatura, brasatura e taglio – Nomenclatura dei processi e numeri di riferimento)

ad arco elettrico 

135      filo pieno MAG – miscela di gas attivo (a titolo di es.: CO2+Ar)

136/138 filo animato

131      filo pieno MIG – 100% gas inerte applicato solo per l’alluminio

111      elettrodo rivestito rutile, basico, cellulosico ecc.

141      ad elettrodo infusibile di W (tungsteno o volframio)

a gas

311      ossiacetilenico miscela gas ossigeno/acetilene

a fascio laser

52        laser

I settori produttivi che possono ricavare benefici dagli addetti CND qualificati

  1. Carpenteria*
  2. Civile*
  3. Meccanica
  4. Impiantistica Industriale(oli & gas – off shore – mega costruzioni ecc.) [ISO9712]
  5. Automotive
  6. Ferroviario [LG ANSFISA]
  7. Impiantistica del caldo e del freddo
  8. Costruzioni meccaniche
  9. Elettrodomestici
  10. Lavorazione metalli
  11. Edilizia*
  12. Navale
  13. Manutenzione

In modo particolare tutti i costruttori di strutture metalliche che devono saldare componenti strutturali in cantieri e che sono soggetti alle norme tecniche di costruzione (componenti strutturali soggetti a D.M. 17.01.2018) in suolo italiano ed europeo.

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    Che differenza c’è tra un controllo eseguito da un tecnico certificato e uno no?

    Facciamo un esempio che chiarisca la differenza tra un controllo eseguito da un tecnico certificato e uno non certificato.

    C’è un’azienda che deve collaudare un serbatoio destinato a contenere gas ad alta pressione. Prima di metterlo nel mercato è obbligatorio eseguire controlli non distruttivi (ad esempio: liquidi penetranti, ultrasuoni, radiografie) sulle saldature, per verificare che non ci siano cricche, porosità o difetti interni.

    Un tecnico non qualificato come addetto ai CND pur avendo esperienza esegue il controllo, ma non potrà firmare un report tecnico ufficiale. In caso di verifica da parte di un ente terzo, l’intervento non è riconosciuto come valido. Se il serbatoio dovesse cedere per un difetto non rilevato, l’azienda potrebbe essere ritenuta responsabile per negligenza nel controllo qualità.

    Invece, un tecnico qualificato come addetto ai CND UNI EN ISO 9712 che abbia superato l’esame teorico e pratico riconosciuto da un organismo accreditato, saprà che il suo intervento è legalmente valido, potrà allegare la documentazione tecnica dell’impianto. Il report ha valore nei confronti del cliente, degli enti notificati e delle assicurazioni. In caso di problemi, l’azienda può dimostrare di aver operato correttamente, affidandosi a personale qualificato.

    Ancora una volta una qualifica, una certificazione non sono semplici attestati, ma costituiscono una vera e propria ‘patente’, ovvero uno strumento che garantisce competenze tecniche, commerciali e legali.

    Perché ottenere questa certificazione?

    Sono in parecchi a dire «io so fare i controlli non distruttivi, ho imparato lavorando».

    In realtà per immettere sul mercato un prodotto che abbia una saldatura, c’è bisogno di una persona che firma “le carte” e certifica il controllo qualità di quella specifica saldatura: c’è bisogno della qualifica di addetto ai CND.

    In sintesi: fare e basta, non sempre corrisponde a fare bene. Inoltre, ci sono situazioni in cui il ‘fare’ non è sufficiente, perché senza certificazione quel controllo non sarà mai regolare.

    Che cos’è la luminotecnica e come è implicata nei CND?

    Nei CND visivi (VT – visual testing) la luminotecnica è fondamentale, poiché la qualità dell’ispezione dipende direttamente dalla quantità e qualità della luce disponibile durante il controllo. Nei controlli non distruttivi visivi (VT), non basta ‘guardare’, ma serve vedere bene, ovvero avere la giusta luce.

    La luminotecnica entra in gioco come parte essenziale del processo. Quanti lumen servono, come orientare la luce, quali condizioni illuminotecniche sono corrette? Sapere queste cose fa la differenza tra un controllo superficiale e uno davvero efficace.

    Un tecnico certificato CND conosce questi parametri e li applica in base alle normative, garantendo che l’ispezione sia valida, ripetibile e conforme.

    Lumen, lux, angolazioni, contrasto visivo: anche la luce è tecnica. Anche la luce va certificata.

    Chi deve dotarsi di personale qualificato come addetto ai CND visivi?

    Acuità, acutezza, forza penetrante, intensità. Sono tutte conoscenze che una persona addetta ai CND visivi deve avere. Ad esempio, un’azienda manufatturiera dovrebbe avere nel suo organico, l’addetto ai controlli non distruttivi (per alcune aziende esiste l’obbligo di legge, per altre invece è facoltativo). Mettiamo il caso di un’azienda che produce manufatti in ghisa, esegue saldature, forgiati eccetera, non sarà in grado di ottenere e fornire prodotti ‘fatti bene’, senza un addetto ai CND.

    Perché non bastano i controlli macrografici per verificare i risultati di una saldatura?

    Il processo di saldatura è un processo speciale e deve essere validato. La validazione è un processo. Non possiamo capire la bontà del risultato di una saldatura senza intervenire con i controlli non distruttivi.

    Questi controlli sono importanti perché limitiamo la possibilità di produrre elementi difettosi che nell’immediato non sono riscontrabili, ma che potrebbero emergere dopo un certo periodo di tempo.

    Mentre un errore di verniciatura lo si vede subito, una saldatura che anche a occhio di esperto sembra fatta bene, dopo qualche tempo potrebbe causare una difettosità grave che la porta a rompersi. Tutto ciò è evitabile grazie all’occhio allenato e preparato di un addetto ai CND certificato.

    Corsi per addetto ai CND: argomenti del corso

    Dopo aver illustrato le procedure d’esame, gli argomenti del corso riguarderanno:

    l’esame visivo generale, l’esame visivo locale, l’esame visivo diretto, l’esame visivo remoto. Si passerà poi alle tipologie di ispezione, alla difettologia in saldatura, ai giunti saldati, ai difetti dei giunti saldati. Argomento molto interessante sarà lo studio e l’interpretazione della ISO 5817, elementi di metallografia e il campione metallografico. Si parlerà di preparazione, repliche, macrofotografia, micrografia, difettologia dei materiali, produzione dell’acciaio.

    Sono argomenti teorici anche i difetti nel lingotto, difetti nei laminati, difetti nei fucinati e forgiati, difetti nei getti e fusioni, difetti da lavorazioni termo meccanica. Poi anche per i difetti in esercizio, difetti di rottura fragile e duttile, la corrosione, l’erosione e l’usura, si dedicherà un approfondimento durante le lezioni.

    Si passeranno ad affrontare gli strumenti per gli esami visivi, strumenti di misura, strumenti di ausilio alla visione, endoscopi, boroscopio, fibroscopia, video endoscopi, metodi di misurazione. Si passerà poi all’esecuzione di alcune prove pratiche.

    A conclusione della parte teorica della certificazione si tratteranno: la fisiologia della visione, l’occhio umano, la visione fotopica e scotopica, acuità visiva, grandezze della visione, principi di ottica. Si parlerà della luce, dello spettro elettromagnetico visibile, delle caratteristiche della luce, della propagazione della luce, della misura delle grandezze luminose. Ancora prove pratiche per istruzione a primo livello. Si dovrà superare un test finale specifico.